Martedì 27 novembre presso l’Hotel Palatino di Roma, per iniziativa di ANID, si è svolto un interessante convegno sul tema “I metodi biologici nell'IPM: giornata specialistica sulla gestione Integrata degli infestanti (mosche e acari) negli allevamenti, agriturismi, industrie alimentari, discariche, compostaggi”. Si è trattato di un approfondimento molto interessante, che ha visto, dopo l’introduzione di Marco Benedetti, presidente ANID, gli interventi di Gugliemo Pampiglione (consulente di Pest Management), Dino Scaravelli (docente dell’Università di Bologna) e Luca Lombardi (esperto di IPM con metodi biologici).
Il messaggio del convegno è stato chiaro: oggi c’è la necessità, per via delle normative sempre più stringenti e dell’urgenza di salvaguardare l’ambiente e la salute umana di “detossificarsi” nell’ambito delle attività di disinfestazione e di cambiare mentalità, orientandosi con decisione verso la lotta integrata e biologica, come avviene in campo agricolo. Non si tratta di un’operazione semplice e immediata, specie di fronte ai clienti, verso i quali serve un’azione di trasferimento delle conoscenze e di sensibilità da parte dei disinfestatori verso azioni di controllo più sostenibili.
Ma cosa si intende per lotta biologica? Essenzialmente una tecnica che sfrutta gli antagonismi degli esseri viventi presenti in natura, dove alcuni possono essere in grado di contenere o eliminare quelli più dannosi, nel complesso equilibrio dell’ecosistema e della sua gestione. Un equilibrio che viene messo in forte discussione in presenza di insediamenti (allevamenti, attività agricole) che devono produrre e dove si vengono a creare condizioni di maggiore proliferazione degli organismi dannosi, gli infestanti. Nel corso dell’evento, quindi, sono state analizzate, situazioni concrete in questo senso come la lotta alle mosche in allevamenti (bovini e ovini) e le conseguenti attività di lotta biologica tramite insetti utili (Spalangia e Muscidifurax), due parassitoidi innocui per l’uomo e per il bestiame, ma in grado di osteggiare le mosche o tramite un dittero (Ophyra aenescens) per combattere il medesimo infestante ma in allevamenti di suini in presenza di liquame. Interessanti anche gli approfondimenti sulla lotta al Pidocchio Rosso, il principale problema in contesti avicoli, che può essere combattuto con successo da un mix di acari predatori.
Al termine del convegno (a cui hanno partecipato oltre 130 persone) si è svolta l’assemblea dei soci di ANID, il cui principale obiettivo era quello di approvare alcune modifiche dello Statuto, al fine di permettere all’associazione di svolgere attività commerciale (essenzialmente nell’ambito della formazione) nei confronti dei soci. Per tale adempimento (come recita lo statuto ANID) era necessaria una presenza di un numero di soci non raggiunta per la mancanza di circa 30 unità, nonostante la numerosissima presenza (mai vista nel corso di assemblee degli ultimi anni): non è stato possibile, quindi, ratificare la modifica.
Nonostante ciò il momento assembleare ha rappresentato un momento di forte partecipazione e dialogo fra i membri del direttivo e la base sociale, rendendo vivo il desiderio del presidente Marco Benedetti di favorire un confronto costante fra tutti i soci, al fine di far emergere problematiche, esigenze nell’interesse dell’intera categoria. Un appello, che è stato motivo di riflessione da parte del Direttivo, affinchè non si ripeta più, come nella precedente “gestione”, il fatto di coinvolgere le persone e poi di abbandonarle per meri motivi personali. I soci, al contrario, vogliono sentire la presenza del Direttivo con eventi a livello territoriale, cosa che fino ad ora non è accaduto se non in sporadiche occasioni. C’è quindi la necessità di vivere l’associazione in maniera costruttiva, perché il settore della disinfestazione ha bisogno di professionisti seri, deontologicamente pronti alla salvaguardia dell’ambiente e della salute!
Nel corso dell’evento lo stesso Benedetti ha presentato ai soci i consulenti esterni che affiancheranno il Consiglio Direttivo e le Commissioni ANID nelle attività ordinarie: l’avv. Nello Mele (per gli aspetti legali), il dott. Angelo Tamburro (per appalti, bandi e gare), il dott. Fabio Bravi (per le problematiche connesse all’ambiente e alla gestione rifiuti), Gigi Mattarelli (per la rivista Disinfestare&Dintorni e il sito web www.disinfestazione.org) e Luca Priori (per la gestione della pagina Facebook ANID). La modifica dello Statuto è stata rimandata alla prossima assemblea, ma sarà anticipata da una serie di incontri con i soci per discutere delle medesime modifiche statutarie.
ANID, nonostante questo atto non si sia ancora concretizzato, organizzerà comunque, dall’inizio del 2019, la propria attività formativa, in partnership con una società specializzata.