Rispetto delle regole: è finito il tempo di tacere
Nell’Italia dove si distribuisce carburante proveniente da “paradisi doganali” e probabilmente dall’ISIS, nell’Italia delle “cartiere” e dei “caroselli” IVA, del caporalato agricolo e non solo, nell’Italia dove si vincono gare offrendo il 79% (!?!) di ribasso, dove si aggirano cadaveri ingombranti e gonfi di personale e di sprechi come l’ATAC a Roma o l’AMA a Milano, dove agenzie dello Stato, come la GESIMP, affidano illegalmente sostanziosi incarichi di fornitura di servizi di disinfestazione e derattizzazione a imprese che non hanno alcun requisito, legalmente necessario, per svolgere queste attività, non ci si dovrebbe più meravigliare di nulla, con due sole alternative possibili: rassegnarsi e seguire l’andazzo, e magari adeguarsi e trarne tutti i vantaggi possibili, come diceva una star afroamericana, oppure indignarsi ancora e dire “Basta! Non ci sto!”.
