La settimana scorsa si è tenuta a Bruxelles l’assemblea generale annuale del CEPA. A.N.I.D. è stata rappresentata dalla dottoressa Monica Biglietto, vicepresidente della Confederazione Europea dell’Industria della Disinfestazione.
Il meeting ha rappresentato una preziosa occasione di confronto sugli obiettivi della Confederazione in ambito europeo con riferimento alla gestione degli infestanti coerentemente con i principi comunitari di sostenibilità.
I vertici del CEPA hanno confermato l’impegno dell’intero settore di appartenenza per la realizzazione concreta ed equilibrata del cosiddetto “Green Deal”, in altre parole si ritiene che i disinfestatori debbano avere a disposizione tutti gli strumenti utili per fare opera efficace di controllo.
Quest’ultima passa anche attraverso la manipolazione responsabile dei prodotti chimici da parte di professionisti, all’interno di un percorso generale di valorizzazione della professionalizzazione e delle competenze visto e considerato il ruolo centrale svolto dagli operatori a tutela della salute pubblica.
Il ricorso ai biocidi, dunque, va certamente monitorato con grande attenzione ma comunque tenuto in considerazione alla luce della sua innegabile importanza per fare prevenzione rispetto a rischi di tipo sanitario contro possibili infestanti che potrebbero veicolare agenti patogeni pericolosi.
La Confederazione Europea dell’Industria della Disinfestazione è impegnata, a tale proposito, nella redazione del “CEPA Guidelines for excellent Pest Management” per la diffusione di linee guida riconoscibili ed omnicomprensive valide ben oltre i confini di ogni singolo Paese riguardanti l’analisi ambientale, la valutazione dei rischi delle modalità di gestione e le certificazioni di qualità.
Questo lavoro, tuttora in fase di realizzazione, sarà tradotto in tutte le lingue delle nazioni aderenti al CEPA.
I partecipanti alla riunione hanno dato altresì il benvenuto ad Erica Sheward, Director Global Food Safety Initiative al Consumer Goods Forum, con cui i rappresentanti della Confederazione hanno avuto uno scambio costruttivo sulla sicurezza alimentare e la gestione degli infestanti.
L’assemblea generale ha affrontato anche la questione “rodenticidi anticoagulanti”.
Il comitato per i biocidi (BPC) dell’ECHA ha espresso il proprio parere sull’utilizzo efficace di trappole per contrastare le infestazioni di topi negli ambienti indoor.
Tale valutazione ha evidenziato come il ricorso alle trappole non presenti svantaggi pratici ed economici ed allo stesso tempo comporti un rischio sensibilmente inferiore per la salute umana, animale e per l’ambiente rispetto ai rodenticidi anticoagulanti.
Questo parere è stato inviato alla Commissione Europea, affinché fornisca indicazioni agli Stati membri sulle autorizzazioni per il ricorso ai prodotti chimici.
CEPA ha avanzato, presso le sedi comunitarie preposte, le proprie perplessità sull’analisi effettuata dal comitato per i biocidi.
La base scientifica del parere, infatti, fa riferimento ad un unico contesto indoor, in un unico Paese dell’UE con un unico insieme di attrezzature ed è promosso da un solo produttore di trappole che ha evidentemente un interesse commerciale diretto nel divieto dei rodenticidi.
La Confederazione ritiene le sostanze attive indispensabili per scongiurare rischi sanitari gravi.
Tali considerazioni sono state inoltre arricchite dai risultati del questionario sottoposto a tutti i disinfestatori europei riguardante le pratiche dei PCO per il controllo dei topi indoor.
Le risultanze dell’indagine hanno dato risalto alla sensibilità degli operatori rispetto all’argomento ed alla necessità di regolamentare la situazione.
Il settanta percento degli applicatori ha dichiarato di adoperare le trappole, in linea con il trend “sostenibile”, ma allo stesso tempo gli operatori hanno definito l’esclusivo uso di trappole per l’eradicazione dei roditori indoor come troppo costoso.
Il summit europeo dei disinfestatori si è concluso con le parole di Marc Aubry.
Il presidente del CEPA ha ribadito l’importanza di continuare a sostenere la Confederazione da parte delle associazioni nazionali aprendo alla possibilità di nuovi ingressi, vista la necessità di essere sempre più numerosi e quindi rappresentativi per affrontare in maniera maggiormente incisiva le problematiche del settore.