Alla segreteria A.N.I.D, sono giunte recentemente richieste di chiarimento riguardanti la certificazione UNI EN 16636/2015, quale requisito indispensabile, pena l'esclusione, per la partecipazione alle procedure di gara d’appalto indette da alcune amministrazioni pubbliche, o sulla limitazione della concorrenza riguardo lo svolgimento dei servizi di pest control in assenza di detta certificazione.
In merito alle gare d’appalto la questione è molto più ampia e meritevole di ben altro approfondimento, e richiede l’apertura di tavoli di discussione con la pubblica amministrazione per sostenere il passaggio da gare al massimo ribasso a gare con aggiudicazione all’offerta economicamente più vantaggiosa, premiando cioè la qualità e la professionalità delle nostre imprese. Qualità e professionalità che possono essere misurate anche, ma non obbligatoriamente, attraverso le certificazioni di qualità in possesso delle aziende. Riteniamo quindi che in primis occorra invertire l’orientamento sul criterio di aggiudicazione e ci muoveremo in questa direzione.
Non siamo d’accordo invece con “interpretazioni restrittive” della circolare del Ministero della Salute (0010381-05/04/2019-DGPRE-DGPRE-P), ”Piano nazionale integrato di prevenzione, sorveglianza e risposta ai virus West Nile e Usutu – 2019” All. 4 “Specifiche sull’intervento per il controllo del vettore (Culex pipiens)”, ove al punto 1 si suggerisce che per gli interventi di controllo dei potenziali vettori: “… l’amministrazione pubblica dovrà avvalersi di imprese di disinfestazione che siano certificate UNI EN 16636 …”.
Il documento è, appunto, un allegato, e giacché tale costituisce una linea guida del Ministero e non una prescrizione di legge (non è una disposizione cogente che prevede un vero e proprio obbligo, nel qual caso il mancato rispetto, o la violazione, rappresenterebbe titolo di colpa), ma esprime un percorso da seguire in situazioni d’urgenza per il contenimento del vettore, trattandosi d’interventi non programmabili, di esclusiva competenza dell’Autorità sanitaria locale (Sindaco), ed in stretta collaborazione con l’ASL territoriale.
Stabilito che in situazioni di emergenza come quelle in risposta al virus West Nile e Usutu sia determinante il “pronto intervento”, riteniamo sia importante coinvolgere tutte le aziende presenti sul territorio, purché in possesso dei requisiti di legge per l’esercizio della professione di disinfestatore (DM 274/97), non limitandosi alle sole aziende certificate UNI EN 16636. In tal modo, essendoci poche aziende certificate UNI EN 16636 in alcune aree geografiche italiane, potrebbe esserci il rischio che gli interventi non possano essere svolti con la necessaria e dovuta tempestività.